Sono passati 25 anni dalla prima messa in onda de La Tata e ancora si parla dei suoi look così fashionable. C’è persino un account Instagram chiamato “What Fran Wore” con 250mila follower dedicato ai vestiti indossati da Francesca Cacace.
Cosa pensa Fran Drescher di tutta questa attenzione?
“Penso che sia fantastico” ha detto a Today Style. “Ci sono talmente tanti account su internet dedicati a La Tata con cui io non ho niente a che fare, ma più siamo meglio è. Sono davvero entusiasta che la gente sia ancora interessata a La Tata e a me”.
Il che è dire poco. La Drescher, che ha compiuto da poco 60 anni, è stata intervistata da Today Style per raccontare le storie e i dietro le quinte di alcuni dei suoi outfit più famosi e parlare di tutti i designer che sia lei sia la costumista dello show, Brenda Cooper, hanno aiutato a lanciare.
“Questo è il vestito del primissimo episodio de La Tata, che indossavo quando andai a fare il colloquio a casa Sheffield per il posto da tata. È sexy e dolce allo stesso tempo” ha commentato la Drescher. “Quando abbiamo girato quella scena sapevamo di aver fatto centro. C’erano tante persone che ridevano e non avevano nemmeno visto i personaggi o lo show. Quindi questo è un abito in perfetto stile Francesca Cacace.”
“Penso che le piacessero le macchie di leopardo perché, insomma, sono sexy e piene di vita. E fanno molto Queens. Questo era un po’ il suo stile”.
“Questa è una delle fotografie promozionali che fu creata da Brenda Cooper, la nostra stilista e costumista. Indosso il mio vestito da sexy astronauta. Ci dicono in molti che lo stile de La Tata è tornato di moda, e ne sono molto contenta e sono sicura che anche Brenda lo sia”.
Per quanto riguarda stilisti famosi come Moschino, Todd Oldham e Dolce & Gabbana, la Drescher ricorda che questi marchi avevano appena fatto la loro prima apparizione sulla scena della moda internazionale.
“Era una relazione da cui beneficiavamo entrambi perché loro ci facevano indossare le loro creazioni e noi le mettevamo in mostra su scala globale. Era una situazione fantastica e anche oggi sono una grande sostenitrice dei designer” ha detto l’attrice.
“La verità è che se vieni da qualsiasi zona di New York che non sia Manhattan, i capelli cotonati sono all’ordine del giorno. E penso che abbiano di fatto ragione. I capelli sono una cosa sexy e più l’acconciatura è grande meglio è. Inoltre più grande è l’acconciatura e più i fianchi sembrano snelli”.
“Questo è il nostro omaggio ai militari, di cui siamo grandi sostenitori e che amiamo e ringraziamo. Ogni vestito che creavamo lo creavamo con una certa verve che gli dava una nota sexy. E penso proprio che è merito nostro se la minigonna è ora associata con gli anni ’90. Avevo anche un reggiseno come questo che indossai in una puntata in cui ero in un kibbutz in Israele che era un po’ la puntata natalizia della nostra serie” ha aggiunto la Drescher ridendo.
“Credo che questa foto sia stata scattata verso la fine dello show, quando la mia vita non andava cosi bene come quella di Francesca. Non ero per niente felice. Non ero felice come Francesca. Il mio matrimonio stava andando a pezzi e il cancro all’utero che mi fu diagnosticato poco dopo iniziava a dare i primi segnali, ragione per cui all’epoca ero così magra.”
“Ora non penso riuscirei a essere di nuovo così magra senza sembrare vecchia” ha continuato la Drescher. “Quindi non mi spiace affatto avere un po di curve in più perché secondo me a una certa età le curve le porti con più disinvoltura e ti stanno meglio. Quindi, mie care donne, non preoccupatevi per le curve. Le curve sono belle”.
Per quanto riguarda il suo ex marito, Peter Marc Jacobson, che era uno dei creatori de La Tata, l’attrice ha detto che sono tornati ad essere migliori amici e a lavorare insieme su diversi progetti dopo il suo coming out.
“Allora, questo è il vestito da sposa e giuro che allora mi sembrava come se stessi organizzando il mio matrimonio. Ci recammo in un negozio di spose bellissimo a Beverly Hills dove provai una serie di vestiti… era davvero bellissimo. I miei genitori erano nella chiesa in cui mi stavo sposando. E intendo i miei veri genitori, non solo i genitori di Francesca Cacace, zia Assunta e zio Antonio. E dovemmo scegliere i fiori. Insomma scegliemmo tutto come se fosse un vero matrimonio e fu davvero un periodo entusiasmante”.
“Ma alla fine il matrimonio finì quasi per mettere la parola fine alla serie, ma fu la casa di produzione a imporci di farlo. Perché l’idea alla base dello show era quella che io non riuscissi ad avere l’uomo che volevo, e questo creava tensione romantica e io ero la tata. Una volta diventata la signora Sheffield cambiò praticamente tutto. Ma dovevamo fare quello che ci veniva richiesto, quindi andò così”.
Ma qual è la differenza tra Fran Drescher e Francesca Cacace?
“Tutto quello che è Francesca Cacace è parte di me, ma non tutto quello che sono io è parte di lei” ha spiegato la Drescher. “Lei viene sicuramente dal mio mondo – la mia famiglia, i miei amici. Ma non credo sia il tipo di ragazza che potrebbe creare, scrivere e produrre uno show in cui recitare una parte: quello richiede delle abilità diverse che io ho e che non ho passato a Francesca quando ho creato il personaggio. Volevo che lei fosse più semplice nei suoi interessi, con i piedi per terra e più sveglia e spigliata”.
Tradotto e liberamente adattato da Today Style
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