Fran Drescher racconta come lei e la costumista Brenda Cooper crearono lo stile di Tata Francesca e parla di un possibile remake
L’ultimo episodio de La Tata andò in onda nel 1999. Se allora mi avessero detto che a distanza di 20 anni mi sarei seduta con Fran Drescher, a Los Angeles, accanto ad un enorme bong, mentre gli influencers si passano spinelli ad un evento che celebra il lancio di un nuovo marchio di cannabis, beh … non avrei saputo cosa pensare, onestamente.
Ma questo è esattamente quello che è successo a Los Angeles, in occasione dell’evento per il lancio dell’Edie Parker Flower, noto brand di borse a mano ora rivolto alla cannabis, e non sapevo cosa pensare neanche in quel momento.
Dai tempi de La Tata, la Drescher ha abbandonato la casa del signor Sheffield nell’Upper East Side e si è trasferita a Malibu, diventando una sostenitrice della cannabis e dei suoi benefici terapeutici nella lotta contro il cancro, un aspetto importante della Cancer Schmancer, l’organizzazione no-profit da lei fondata per diffondere modi alternativi di prevenire e curare la malattia.
“Ho iniziato ad intervenire a convegni scientifici e a parlare della cannabis, perché sento sia mio dovere sfruttare la mia celebrità per far capire alle persone che è stata l’avidità a proibire questa pianta. Non abbiamo il livello di efficacia che dovremmo avere, ma è comunque una nuova frontiera”.
“La cannabis mi piace per una miriade di motivi – fra cui anche essere un po’ su di giri, avere un po’ di divertimento – ma penso anche che la si dovrebbe vedere come un integratore, come quando prendi delle vitamine, perché supporta veramente il fisico”.
Mentre la Drescher sembra aver trovato una nuova passione per la formazione in ambito salute e cannabis, è ben lontana dall’aver chiuso con il mondo dello spettacolo. E’ stata infatti protagonista della serie NBC Indebted, ha girato un episodio pilota per BravoTv e ci sono voci di un remake de La Tata. Il tempismo non potrebbe essere migliore, con una nuova generazione che sta scoprendo la sua sitcom e di conseguenza il suo guardaroba ricco di abiti attillati, firmati Moschino, Todd Oldham, Isaac Mizrahi e Cynthia Rowley. (A chi dobbiamo telefonare perché Cardi B faccia un’audizione per interpretare La Tata?)
Prima di concedersi i summenzionati spinelli, abbiamo parlato con la Drescher di quanto sopra e di alcuni segreti sugli abiti di scena della Tata.
I tuoi abiti anni ‘90 de La Tata sono improvvisamente il tema di molti account Instagram e si trovano meme dappertutto in internet. Sembrano avere grande rilevanza in questo momento. Come ti fa sentire e perché pensi stia succedendo?
E’ un omaggio a Brenda Cooper, costumista della sitcom, che vinse anche un Emmy per questo. Siamo ottime amiche. Sta scrivendo un libro di consigli di stile e la Penguin la sta affiancando. E’ brillante, capisce i colori. Avevo lavorato con lei in un’altra serie, prima de La Tata, e non era nemmeno lei la costumista, lavorava per il costumista, ma sapevo che quella ragazza aveva talento. Così dissi a Peter, mio marito e co-autore, che se mai avessimo creato uno show, avremmo dovuto prendere lei. E poco dopo La Tata iniziò e la assumemmo.
Vedere Cardi B condividere mie foto e indossare outfit simili, è fantastico. E’ fantastico per il mio brand, è fantastico per La Tata, sono entusiasta che ai millennials piaccia così tanto la serie, è fantastico. Stiamo lavorando su qualcosa che penso renderà molto felici i fans. Ho cercato di portare Brenda nel nuovo show, ma per non so quale ragione hanno scelto qualcun altro. Quante sitcom conosci per le quali un’intera nuova generazione impazzisce, dopo 25 anni? Ma non tutti sono intelligenti come me.
C’è qualcos’altro su cui stai lavorando?
Ho girato un episodio pilota per Bravo per lo show “A cena da Fran”. E’ un simil talk show dove ceniamo a casa mia e mangiamo quello che cucino io. E’ in completo relax, si ride e si parla e si vedono celebrità. Spero che piaccia. Brenda non solo curerà il guardaroba, ma parteciperà in prima persona perché includerà un momento glam durante il quale mi preparerò per la cena, dopo aver cucinato. Ha un pochino di tutto e tutto sarà molto Fran-tastico. Siamo piuttosto fiduciosi che venga scelto.
Quali sono i momenti fashion della Tata che ricordi più volentieri?
Brenda creò la silhouette che spesso indossavo. Pantaloncini corti, o c’era sempre uno strato sotto come una maglia nera a collo alto, e mini abiti, poi aggiungevamo un gilet o una cintura. Brenda sapeva come valorizzare il fisico di una donna dall’intimo in su; mi faceva indossare i collant contenitivi, poi infilava la mano e mi alzava le natiche e poi passava al reggiseno e mi tirava su le tette e sistemava la scollatura perché non le piaceva che fosse tutto schiacciato”.
Era poco confortevole recitare indossando quegli outfit?
Non avevo problemi mentre recitavo, ma il giorno dopo le registrazioni i piedi mi facevano spesso male. Per fortuna non ho mai avuto l’alluce valgo.
Liberamente tradotto e adattato da Fashionista, autore Dhani Mau
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