E ci è voluta un po’ di faccia tosta.
E’ difficile immaginare La Tata, ossia Fran Drescher, impersonare una qualsiasi altra versione del celebre personaggio ebreo (nella versione originale, ndr) da lei reso popolare negli anno ‘90.Eppure, stando ad una recente intervista con l’attrice 62enne, non tutti erano felici che Tata Francesca fosse ebrea. Infatti, qualcuno con un sacco di soldi, ci teneva molto che fosse italiana.
La Drescher ha raccontanto le origini de La Tata in un articolo recentemente pubblicato su The Cut, in cui ha rivelato che la serie tv è nata dopo aver “messo all’angolo” un produttore esecutivo durante un viaggio in aereo (“Sono subito corsa in bagno a darmi una truccata”) e averlo convinto ad organizzare un incontro.
Da lì, lei e Peter Jacobson (ex marito e “compagno di sceneggiature” da sempre) hanno sviluppato la serie tv. Anche se l’emittente introdusse altri sceneggiatori per dare una mano, l’intero processo andò piuttosto bene, fino a ché una grossa multinazionale si offrì di sponsorizzare lo show… ma solo se il personaggio di Tata Francesca fosse stato italiano.
“Ci abbiamo pensato molto, sapevamo che era la nostra grande occasione”, ha dichiarato la Drescher a The Cut “e non volevamo fare i difficili. Ma io pensai a Neil Simon, che diceva “Scrivi di ciò che conosci”. Non conosco la cultura italiana quanto quella ebrea. Così ho messo su la mia faccia tosta e ho detto no, Tata Francesca deve essere ebrea. E loro risposero “okay”.
Gli studios inoltre volevano che Francesca indossasse jeans e maglietta per essere più vicina al pubblico, ma la Drescher e Jacobson raddoppiarono gli sforzi perché la Tata indossasse i suoi iconici abiti colorati, rendendo set e sfondi neutri così che i suoi outfit spiccassero ancora di più.
Tata Francesca diventò così la prima protagonista ebrea, interpretata da un’attrice ebrea, dai tempi di Molly Goldberg negli anni ‘40, e molte delle sue battute furono incentrate proprio sulla sua fede ed educazione.
E non fu nemmeno una rappresentazione mono-dimensionale dell’ebraismo, la Drescher infatti parlava “del bello e del brutto” della sua cultura. Rachel Bloom – creatrice ed interprete della serie Crazy Ex Girlfriend e che insieme alla Drescher sta preparando il musical de La Tata per Broadway – ricorda la sua esperienza con La Tata. Non era l’ebraismo in sé ad emergere. “Ma spiccava l’essere eccessivi, troppo chiassosi, diversi. Molte cose che non avevo visto prima”.
I rischi presi si sono tradotti in numerose nomination e un posto nella storia per Fran Drescher, che tanti fans riconosceranno sempre per la sua voce unica. Da allora Fran è stata protagonista di molti show che risaltano la sua storia e la sua personalità, come in “A Casa con Fran” (in cui si destreggia fra la famiglia e un fidanzato più giovane) e “Happily Divorced” (in cui vive con il suo ormai ex marito, rivelatosi gay). Quando si dice per l’appunto “Scrivi di ciò che conosci”.
La Drescher è stata protagonista della nuova serie NBC “Indebted” (purtroppo cancellata dopo la prima stagione) ma continuano a girare voci di un remake de La Tata. “La Sony ha fatto tanto per La Tata” dice la Drescher. “Voglio dire, una serie che ha ormai un quarto di secolo ed è ancora così popolare, non è niente male”.
Liberamente tradotto e adattato da TheLoop.ca, autore Amber Dowling
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